Negli ultimi anni si va sempre più affermando un
nuovo segmento del mercato turistico, il turismo attivo, molto amato dai
visitatori che non vogliono limitarsi a soggiornare in una località e ad
ammirarne le sue bellezze, ma che si muovono sul territorio intraprendendo attività
sportive, escursioni naturalistiche e visite alla scoperta del patrimonio
culturale. Ed è proprio verso la formula del turismo attivo che si sta
orientando la regione Sardegna favorita in questo dalla straordinaria ricchezza
del suo territorio e da un clima mite in tutte le stagioni.
Tra le numerose possibilità offerte sono di
particolare interesse due percorsi nella zona meridionale dell’isola che hanno
come punto di partenza Porto Teulada e che possono essere effettuati in
bicicletta o navigando lungo la costa per poi utilizzare la bicicletta o la
vespa nei punti di sbarco.
Il primo
percorso, di carattere storico-culturale, è entrato recentemente a far
parte di un più ampio circuito turistico transfrontaliero (For_Access) che vede
collaborare Italia e Francia ed è dedicato alle fortificazioni difensive del
Mediterraneo. L’intero cammino comprende, oltre alle zone costiere della
Sardegna, anche aree della Corsica e della Toscana. Una delle parti più
suggestive dell’intero circuito si snoda nella zona meridionale della Sardegna
nel tratto che congiunge Porto Teulada a Pula. Il percorso costituisce il
cosiddetto “Cammino spagnolo delle torri” poiché costeggia numerose
torri della costiera sulcitana da Teulada a Sarroch erette a scopo difensivo
dagli Spagnoli a partire dalla fine del XVI secolo.

Per chi lo affronti in bicicletta,
il cammino non presenta particolari difficoltà data la scarsa presenza di
pendenze. Si tratta di un itinerario selvaggio e al tempo stesso incantato
lungo il quale alle vaste distese di dune sabbiose si alternano scogliere ora
ricoperte di vegetazione ora chiare e brulle che fanno contrasto con l’azzurro
intenso del mare. Si parte da Porto di Teulada per raggiungere la torre di
Malfatano, e, superato capo Spartivento, la Torre di Chia, quindi Santa
Margherita con la Torre di Cala d’Ostia che sorge a ridosso di una
lussureggiante pineta, le tre fortificazioni di Pula e la Torre del Diavolo
Sarroch. Queste fortificazioni rappresentano una delle parti più affascinanti
di una catena di circa sessanta torri difensive che costellano le coste della
Sardegna e si concentrano in particolare in corrispondenza di porti, golfi e
centri abitati come Cagliari, Oristano e Alghero. Di particolare rilievo la
zona di Pula, a circa trenta chilometri da Cagliari, nel cui territorio sorgono
ben tre fortificazioni tra le quali la principale è la Torre del Coltellazzo
edificata sulla cima del promontorio che domina le rovine della città
punica di Nora, visitabile in alcuni periodi dell’anno e dalla quale si può
godere di un panorama superbo.
Chi dispone di
una barca può effettuare un percorso più ampio fino ad arrivare alle torri che
si ergono nella parte settentrionale dell’isola come la Torre di Longosardo a
Santa Teresa di Gallura la Torre di Vignola a mare.
Sempre da Porto Teulada si può intraprendere un secondo percorso lungo
la “Strada del vino Carignano del Sulcis”. Anche in questo caso ci si
può muovere in bicicletta o in barca lungo la costa. In bici o a cavallo
sarà possibile passeggiare tra gli splendidi vigneti della regione e sostare
presso le cantine più rinomate, come la cantina Mesa di Sant’Anna Arresi, la
Cantina di Calasetta o la cantina di Santadi, dove si potranno degustare
salumi, formaggi e pane tipico accompagnati dai prestigiosi vini locali.
Per chi si muove in barca sarà invece possibile spingersi fino all’isola di
San Pietro dove si potrà percorrere un itinerario che dal porticciolo di Carloforte
conduce fino agli arenili sabbiosi di La Bobba e di Guidi incastonati tra
incantevoli e incontaminate calette rocciose.
Rossana di Gennaro
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